Continuare ad essere umani: lo sguardo sui bambini, lo sguardo dei bambini

10. 10. 2025

Continuare ad essere umani: lo sguardo sui bambini, lo sguardo dei bambini

 

Nel drammatico contesto attuale di sistematica attuazione del genocidio nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania da parte dello Stato di Israele, come psicoterapeuti che si occupano di bambini, adolescenti e famiglie, non possiamo rimanere indifferenti.

Pensiamo che la risposta dello Stato italiano e dell’Europa sia stata troppo debole perché non ha rispettato i principi di pace, libertà, giustizia.

Siamo sdegnati dalla violenza e dagli abusi sempre più gravi che si stanno perpetrando nei confronti della popolazione civile e della cultura palestinese.

Abbiamo la certezza che tali sofferenze coinvolgano in modo agghiacciante il mondo dell’infanzia contro ogni diritto fondamentale.

Tra i principi fondamentali su cui si fonda la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata dall’Italia con la legge 176 del 1991 ricordiamo:

  • Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
  • Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
  • Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale.

 

Come terapeuti conosciamo i meccanismi di difesa più primitivi della mente e sappiamo che, senza riconoscimento dell’abuso, l’abuso non cesserà e tornerà ad essere agito e/o subito di generazione in generazione. Come oggi siamo costretti a constatare.

Non possiamo accettare di privarci di strumenti faticosamente conquistati dal pensiero umano, dalla psicoanalisi e dalla civiltà, anche in seguito a precedenti conflitti e genocidi. Sappiamo che nessuno è immune dalla banalità del male, ma il nostro compito come professionisti è rendere tale processo pensabile, perché la rabbia e la paura non degenerino in violenza.

Per far cessare l’abuso.

Per prenderci cura, con pazienza e speranza, di chi ha subito come di chi ha perpetrato.

Il vertice fondativo della nostra associazione è l’infant observation e osservare le opere realizzate dai bambini che subiscono la guerra, in qualunque luogo e in qualunque tempo siano state prodotte, trasmette visivamente qualcosa che raggiunge il cuore e la pancia.

Viene naturale affiancare la classe di disegno creata dalla professoressa Friedl Dicker-Braides, all’interno del campo di concentramento di Terezin durante la Seconda guerra mondiale, all’attuale “Atelier sotto la tenda” di Mohammed Timraz. I bambini ebrei di circa 80 anni fa e i bambini palestinesi di oggi hanno avuto ed hanno la possibilità di mettere sul foglio i loro terribili vissuti, ma anche le loro speranze e i loro sogni.

Per aprire gli occhi, il cuore e la mente:

Albanese, Francesca, Quando il mondo dorme. Storie parole e ferite della Palestina, Milano, Rizzoli, 2025.

AA.VV., Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza, trad. it. di Nabil Bey Salameh, Ginevra Bompiani, Enrico Terrinoni, Roma, Fazi, 2025.

Abulhawa, Susan, Ogni mattina a Jenin, trad.it. Silvia Rota Sperti, Milano, Feltrinelli, 2011.

Mannocchi, Francesca, Sulla mia terra. Storie di israeliani e palestinesi, Roma De Agostini, 2024.

Delisle, Guy, Cronache di Gerusalemme, trad.it. Francesca Martucci, Andrea Merico, Milano, Rizzoli Lizard, 2012.

La zona d’interesse, Jonathan Glazer, Regno Unito, Polonia, Stati Uniti d’America, 2023.

https://s3www.savethechildren.it/public/files/Convenzione_ONU_diritti_infanzia_adolescenza_semplificata.pdf

https://edu.unibo.it/it/notizie/heart-of-gaza

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